La Maia sulla Via Francigena

Colle di Val d’Elsa. La Variante ufficiale.

Posted: 2 Aprile 2021 by Jennifer

Colle di Val d’Elsa. Variante ufficiale.

Non vi abbiamo ancora raccontato della variante ufficiale della tappa 32 della Via Francigena che abbiamo percorso una settimana fa da San Gimignano a Colle di Val D’Elsa. Un po’ di tempo fa avevamo provato un “nostro percorso” studiato sulla mappa del territorio che ci era piaciuto molto e che trovate qui .

Partiamo come sempre da Firenze. Lasciamo la macchina al parcheggio di Fontebona a Colla di Val D’Elsa e prendiamo l’autobus che ci porta in una mezz’ora a San Gimignano. La Maia è seduta nella sua borsa, con cani grandi serve la museruola. Cioè anche alla Maia servirebbe la museruola ma la giro così che non può azzannare nessuno 😉

Partiamo da San Gimignano. Il primo pezzo di strada è sul asfalto, ma girandovi ogni tanto, avete una vista davvero splendida su San Gimignano che si allontana.

Seguiamo, sulla destra, l’insegna della Via Francigana (qui trovate il percorso) e ci tuffiamo in una natura stupenda. Colline, boschi e vigneti. Raggiungiamo un fiume, in cui la Maia subito beve, e scolliniamo fino alla Torraccia di Chiusi. Il “nostro percorso” qui prosegue dritto, quello ufficiale della Via Francigena invece gira sulla destra. Ci troverete la segnaletica e non potete sbagliare.

Passiamo ad Aiano, dove è stato allestito una sosta per pellegrini davanti ad una casa privata, per poi proseguire fino al torrente Foci.

Ecco, qui ci bagniamo i piedi. Il torrente, nonostante non piova da molto, è altino e nessun ponte in vista. Ho le scarpe basse e l’acqua è di circa 30 centimetri. Troppi per scamparli. Con le scarpe alte forse qualche cosa di meglio potevo fare. In estate ci si passerà benissimo, ma in inverno no. La Maia nuota e si bagna tutta quanta. Io invece salto da sasso a sasso, ma niente da fare. Piedi bagnati che per me è una delle cose più brutte che possono esistere. Mi cambio le calze, ricordatevi di portare sempre un secondo cambio di tutto, ma le scarpe sono bagnate e la sensazione mi accompagnerà su tutto il percorso mancante.

Arriveremo ad un cartello informativo e giriamo a sinistra verso Colle di Val D’Elsa e ci fermiamo dopo un po su un prato per pranzare. Due caprioli ci tengono compagnia. La natura qui è bellissima. Forse un po’ più boschivo di quanto è il “mio percorso”.

Usciamo dal bosco e percorriamo, fino a Colle di Val d’Elsa, una strada asfaltata che attraversa campi e case per poi finire su una strada molto trafficata.

Raggiungiamo Colle di Val D’Elsa attraverso la porta nuova che è una bella sensazione. Colle di Val D’Elsa a me piace tantissimo. Rimanete un altro po’ per scoprire il centro storico ben conservato e le strette vie. Nella cattedrale trovate il sacro chiodo. E’ una reliquia molto venerata, è un grosso chiodo di circa 22 cm che, secondo la tradizione, è stato usato per inchiodare Gesù Cristo alla croce. I Sacri Chiodi usati per la crocifissione sono quattro, e si trovano rispettivamente a Milano, Roma, Monza e Colle di Val d’Elsa.

Per concludere a me personalmente è piaciuta più il “mio percorso” che ovviamente non è mio, ma un alternativa studiata sulla carta geografica. A me piacciono le vedute aperte e ce ne sono molte di più.

La tappa ufficiale è ovviamente quella giusta storicamente e arriva direttamente alla porta nuova, mente il “mio” arriva sotto il paese e non c’entra niente con la reale Via Francigena.

Buon cammino !!

Se avete voglia il 1 e 2 maggio 2021, situazione permettendo, faremo questa tappa e quella dopo per Monteriggioni. Io vi guiderò. Per info sono qui.

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