Il tartufo
Lavoro nel settore della ristorazione da più di venticinque anni, ma solo oggi ho vissuto una delle più belle esperienze legate al cibo.
Da molto tempo avevo in cima alla mia lista dei desideri di fare un’esperienza di “ricerca” al tartufo. Da sempre mi incuriosisce la “caccia” al tartufo, sopratutto il ruolo del cane, il suo lavoro nel bosco e il legame che instaura con il suo partner bi-piede, il “cacciatore di tartufi”
Il mondo del tartufo per me è sempre stato molto misterioso. Durante il mio lavoro al ristorante veniva sempre trattato con molto rispetto. Un mondo sconosciuto e quasi mistico. Un diamante raro con cui poter trasformare un semplice uovo in un piatto desiderato e prezioso. Ma anche se il tartufo è molto rispettati nella ristorazione e usato con molta attenzione, sfido a chi lo serve di averne una conoscenza approfondita. Anche io finora ero sempre stata dell’opinione che i tartufi parlino da soli e non necessitino di molti ulteriori spiegazioni.
Invece mi sbagliavo. Dopo questa mia esperienza di oggi ho radicalmente cambiato idea. Tutte le persone che servono, gustano o lavorano del tartufo dovrebbero fare questa esperienza perché ho imparato un’ infinità di dettagli da sapere e da conoscere.
Raccontiamo dal inizio.
Ci incontriamo con Giulio e la piccola Maga presto Bagno a Ripoli, che dista a soli quindici minuti dal centro di Firenze. Si vede la cupola del Brunelleschi in lontananza. Ci troviamo in una vallata bellissima che viene illuminata dai primi raggi di sole. Maia e io siamo emozionate e curiose su come si svolgerà la nostra mattinata.
Prima di andare alla ricerca del tartufo
Prima di andare alla ricerca del tartufo, Giulio ci spiega tutte le cose più importanti da sapere per poi potersi, una volta entrati nel bosco, concentrare sulla ricerca. Veniamo a sapere della meravigliosa simbiosi che lega il tartufo al albero. Il tartufo cresce spontaneamente nel terreno accanto alle radici di alcuni alberi o arbusti, in particolare querce e lecci, con i quali stabiliscono un rapporto simbiotico. Una volta “raccolti” hanno una maturazione come la banana e solo l’occhio esperto riesce a conoscere il momento giusto per gustarlo. Durante la chiacchierata imparerete molte altre curiosità e potrete rivolgere a Giulio tutte le vostre domande prima di immersi nel vicinissimo bosco sopra la casa di Giulio.
Al interno del bosco
Al interno del bosco Giulio e Maga, lagotto ed esperta nella ricerca del tartufo, lavorano in completa simbiosi. In ogni movimento si percepisce l’amore reciproco. E’ bellissimo osservarli come riescono a capirsi, senza dire una parola, mentre Maga corre scodinzolando su è giù. Giulio studia il luogo migliore del bosco per la caccia, basato sulla sua grandissima esperienza. A Maga rimane il compito di utilizzare il naso per trovarli. Ne trova tantissimi. Tre bellissimi tartufi estivi in un brevissimo tempo.
Maga che corre avanti e indietro scodinzolando, guidata dai richiami di Giulio e dal profumo dei tartufi.
Ogni volta che ne trova uno mi emoziono.
A fine mattinata ci fermiamo sotto un leccio e Giulio ci legge, nel silenzio, una suo racconto bellissimo sull’ importanza del rispetto verso l’albero, il bosco e tutta la natura che ci circonda.
Usciamo incantate dal bosco per tornare a casa di Giulio. Ci aspetta un delizioso pranzo, preparato con il tartufo che abbiamo trovato, servito nella sala grande ed illuminata dal sole che si affaccia in un giardino di rose meraviglioso. Tra una chiacchiera e altra spiegazione ci volano le ore in modo piacevole.
Siamo state bene, anzi benissimo. Un’esperienza unica che ci ricorderemo per sempre.
Se ami i tartufi, i cani e il bosco non puoi perderti questa esperienza al tartufo!
Arricchirai le tue conoscenze, ti divertirai molto e vivrai la Toscana autentica con la cupola di Firenze sullo sfondo
Grazie Giulio e Maga per questa splendida esperienza.
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