Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi (Italo Calvino)
Dopo una notte riposante lasciamo presto Viterbo e ci mettiamo di nuovo in cammino per arrivare a Vetralla sulla Via Francigena.
Chi dovesse aver perso la tappa di ieri può ovviamente rileggere Qui
Scegliamo di percorrere la Via Francigena “normale” e non la variante che passa per le terme “Cammillario”. Una scelta che si rivela perfetta, visto che da ieri non abbiamo più una particolare simpatia per le pozze puzzolenti d’uova, ma preferiamo imparare del paesaggio che ci circonda. Appena uscite di Viterbo infatti succede l’incredibile.
Percorriamo le strade scavate degli etruschi nel tufo per tantissimi chilometri. Le strade sono strette e davvero un capolavoro. Sopra le nostre teste crescono gli alberi mentre noi camminiamo in una sorta di canale perfetto.
E’ davvero suggestivo e ci affascina tantissimo. A me affascina la storia, alla Maia invece affascinano gli animali che le corrono “sulla sua testa” in alto e continua camminando con il naso in su come vedete sulla foto.
A termine di questo spettacoloso scenario attraversiamo dei oliveti e, dopo un bruttissimo pezzo che affianca l’autostrada, inizia un saliscendi tra campi e boschi. Il percorso è sicuramente più bello, vario e riposante di quello di ieri. Ci sono tratti sul asfalto, ma le strade sono poco trafficate e riusciamo a rilassarci comunque. Attraversiamo oliveti infiniti con un sole stupendo. Silenzio e natura.
Ci fermiamo solo per un breve pranzo e arriviamo a Vetralla nel primo pomeriggio. Abbiamo percorso anche oggi 18 chilometri e la Maia è stanca. Per questa tappa ricordatevi di portare molta acqua per il vostro peloso. Non troverete fontane. Anche oggi abbiamo sofferto molto del sole nonostante fosse il mese di febbraio. Vi raccomando davvero di non percorre la Via Francigena d’estate con il vostro cane. I periodi belli sono l’autunno, inverno e primavera quando potete godervi tutte e due il percorso come si deve.
Alloggiamo stanotte al Hotel da Benedetta. Qui la loro website Molto carino e pulito. Non si trova nel centro storico, ma distanza solo pochi minuti a piedi. Avvisatevi che avete un cane. Non potete dormire negli alloggi dei pellegrini, ma abbiamo ricevuto una bella stanza singola ad un buon prezzo. Più tardi andremo a mangiare qualcosina al Ristorante del Hotel da Benedetta . Abbiamo una fame da lupi. Ci serviranno una ottima cucina casalinga. Ora pero la Maia dorme così profondamente che mi dispiace svegliarla per fare delle foto. Qui continuiamo con il racconto da Vetralla a Sutri
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