La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose (Henry Miller)
Oggi la meraviglia. Non potete immaginare quanto è stato bellissimo il percorso da San Lorenzo Nuovo a Bolsena. In tutto. Il paesaggio, la città di Bolsena, il pranzo, il nostro alloggio.
Raccontiamo dal inizio. Partiamo, dopo una bella colazione in piazza, da San Lorenzo Nuovo. Il percorso della Via Francigena parte con una bella camminata nel bosco per la gioia di Maia. Mi piace troppo vederla così. E’ agitata ed elettrica degli odoro che sente. Per le camminate nel bosco solitamente le metto la pettorina ad H, per non farla scappare, ed utilizzo sempre il guinzaglio di tre metri che consiglia Angelo Vaira e che ho comprato durante la nostra Thinkdog Experience. Se avete voglia di leggere la sua filosofia, che ci piace tantissimo, potete avere Ulteriore notizie qui e ovviamente sul suo sito. Come spiegavo già in un racconto non lascio la Maia sciolta per il suo incredibile istinto di caccia. Non sono sicura che mi ascolta quando vede un capriolo e penso che il guinzaglio di 3 metri sia una bella soluzione (NON è quello avvolgibile di plastica). Con un po’ di pratica si riesce a utilizzarlo bene, si riesce a creare una bella sintonia e la Maia si diverte comunque.
Tutto il tratto fino a Bolsena è bellissimo. Si cammina nel niente. Campi fioriti, boschi e sulla destra avete quasi sempre la splendida vista sul lago di Bolsena. E’ rilassante e il percorso è ben segnalato.
A Bolsena arriviamo dalla strada sopra il Castello. Pertanto fortunatissime di non dover fare la salita.
Un castello da fiaba. Manca il principe azzurro che saluta dalla finestra. Siamo state un pochino nel quartiere del castello con i vicoli stretti. Molto, molto bellino.
Attraverso una discesa piuttosto ripida si raggiunge il paese di Bolsena. Trovate subito sulla vostra destra la famosa fontana di S. Rocco. Volevo farvi una foto, ma la Maia aveva paura che gli facesse il bagno e non si voleva avvicinare.
Noi allunghiamo un pochino e facciamo un salto anche al lago.
Ritornando sulla Via Francigena trovate poi, a fine paese, la chiesa di S. Cristina dove sarebbe avvenuto il miracolo della ostia che sanguino’. Qui è custodito la pietra su cui gocciolo’ il sangue. Al interno del duomo di Orvieto invece il fazzoletto insanguinato del sacerdote che celebro’ la messa. Per celebrare questo miracolo ogni anno, il giovedì dopo la festa della Ss. Trinità, viene festeggiato a Bolsena la solennità del corpus domini. Tutto il paese viene infiorata e deve essere davvero bellissimo.
Tutto questo mi ha raccontano Sig. Bruno, di cui vi parlo tra poco e di cui incontro ci ha davvero arricchito la nostra giornata.
Dopo aver visitato la Chiesa di Santa Cristina mi dirigo verso il mio alloggio. Il meteo prevede pioggia da stamattina e stiamo camminando sotto nuvole nere già da un po’. Dopo la seconda curva pero, ecco che trovo un cartello: “la tana dell’Orso” Trattoria a 800 metri. Sono le ore 13, senza aver mangiato. Ci guardiamo solo un attimo io e la Maia ed è belle deciso. Dritti verso la tana. A metà strada mi maledico. Una salita da paura per arrivarci. Con le nostre ultime forze saliamo su è poi: Il paradiso ! Un posticino splendido con terrazza e meravigliosa vista sul lago. Sig. Bruno e la sua moglie ci accolgono sulla porta. Ci accomodiamo nella saletta al interno molto carina. Oggi fa un pochino freddo per mangiare al esterno. Ci piace. Il menù è vario e rispecchia la cucina del posto. Genuina e di qualità. Il suocero di Sig. Bruno è stato pescatore sul lago e pertanto servono dei piatti favolosi anche con il pesce del lago di Bolsena. Io invece opto per le lenticchie di Onano con Salsiccia di Bolsena e non vengo delusa. Strepitosi. La panna cotta con la marmellata, tutto rigorosamente fatto in casa. Deliziosa. Durante il pranzo Sig. Bruno disegna addirittura una piccola mappa su come arrivare dalla Tana del Orso al mio alloggio e si offre di accompagnarmi fino alla Via Francigena, visto che c’è un gregge di pecore con un grande cane maremmano che a volte fa un pochettino di paura. Sono commossa. Ci accompagna attraverso il suo terreno, insieme alla sua splendida Golden Retriever, fino al cancello dove ci ricongiungiamo di nuovo alla Via Francigena. La loro Website qui
Da questo punto camminiamo ancora circa 20 minuti e ad un certo punto sulla sinistra, ci vediamo apparire, proprio accanto alla Via Francigena, il nostro alloggio di stanotte “il meridiano 12”.
Bellissimo. E’ emerso nella natura, nel silenzio e con una splendida vista sul lago. Le camere sono ampie e molto, molto carine e semplici. Portatevi da mangiare visto che qui non troverete un barettino per l’aperitivo. 🤪 Le stanze hanno anche una piccola cucina dover poter cucinare ed il BBQ in estate. Non c’è WI-FI mi pare, ma forse sono stata pure troppo poco attenta. Non c’è nemmeno la TV e pertanto oggi ci si guarda il lago e si ascolta il silenzio. Mi pare una bella alternativa. Potete prenotare qui
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