“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.” (J.Cousteau)
Isola d’Elba.
Quanto sei bella nei mesi primaverili. Un isola d’Elba diversa del solito. Un isola d’Elba silenziosa, verde, spartana e deserta di persone. Dopo questo inverno freddissimo, siamo ripartiti con una meta “desiderio nel cassetto”. Da sempre ho il desiderio di andare sull’isola d’Elba. Sempre. Qualche volta avevo pure già prenotato e poi, avevo dovuto disdire. Vicinissimo da Firenze, ma affollato nei weekend. Almeno questo è sempre stato il mio pensiero, magari combacia con la realtà, ma non mi ha mai fatto partire “di getto” in estate. Pensate che ci eravamo fermati addirittura con la barca a vela un anno in agosto e mi ero rifiutata di scendere per la paura del casino. Odio l’affollamento di persone da sempre. Eccoci qua allora in un periodo giusto per i miei gusti e per scoprire l’altra faccia di questa meravigliosa isola d’Elba.
La nostra partenza per Cavo:
Con la nostra macchina “brand new” partiamo per Piombino. In zaino, come sempre, le cose essenziali. In questa settimana voglio togliere. Lasciare il superfluo a casa. Tornare alle radici. Da Firenze ci vuole circa due ore. È semplicissimo arrivare al porto di Piombino. Decido di non portare la macchina sull’isola. Non mi servirebbe per niente. Ci sono dei parcheggi subito al molo e ci fanno un buon prezzo fino a giovedì. Prendiamo l’aliscafo velocissimo per Cavo. Il mare è mosso e alla Maia non piace per niente. Per miracolo non rimette la colazione. La Maia, da quando ci conosciamo, ha sempre sofferto i veicoli che si muovono. Arriviamo a Cavo per pranzo e ci fermiamo subito al porto per una pizza è una birra fresca. Mi piace Cavo. E piccola e curata. In questa stagione non ci sono ancora dei stabilimenti balneari, ma mi sembra di capire che, oltre ala spiaggia proprio sul paese, ci sono tantissime calette belle nelle vicinanze. Ci sistemiamo in albergo, proprio sul molo con vista porto. Si chiama “la vecchia scuola” Ecco qui Molto spartano, pulito e con una bellissima vista. In estate per me sarà forse un po’ rumoroso, visto bar e ristoranti sottostanti. Oggi però favoloso. Dal letto vedo il mare.
La prima parte della grande traversata Elbana:
Decidiamo di fare una prima passeggiata per arrivare fino al mausoleo della famiglia Tonnetti. Questa passeggiata sarebbe già un piccolo pezzettino della grande traversata Elbana, di cui faremo la metà del percorso da domani. Andateci. E una passeggiate di circa un ora. Meravigliosa con delle vedute sul mare spettacolare. Si attraversa anche tanto bosco e una strepitosa natura. Qui da Cavo vi consiglio di fare tutto il percorso grande di circa 5 km per arrivare al mausoleo e tornare. Ne vale davvero la pena. Il povero mausoleo sta cadendo a pezzi invece. Mettetevi le scarpe da trekking se ne avete. Servono.
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