Il castello di Sammezzano. Un luogo molto discusso ed amato qui in Toscana.
Un luogo in cui avevo il desiderio di venire, da tempo, per vederlo con i miei occhi.
Il castello di Sammezzano è chiuso al pubblico da più di 30 anni. Tempo fa avevo la possibilità di visitarlo e non ci sono andata. Mi sto mordendo ancora il sedere, visto che ora le visite non sono più contemplate.
E’ stato posseduto da una delle più prestigiose famiglie dell’aristocrazia fiorentina: i Panciatichi Ximenes d’Aragona.
Il castello viene edificato nel XIX secolo grazie alla visione di Ferdinando, e ha una storia affascinante. Le sue stanze sono decorate con stucchi policromi intricati, che evocano le affascinanti residenze orientali.
Qui vi inserisco un video che racconta la storia e i suoi interni
Noi, invece, durante la nostra visita, ci concentreremo sugli spazi esterni per ovvi motivi.
Abbiamo parcheggiato vicino all’ingresso del parco, di fronte a The Mall per intenderci. Abbiamo portato anche il passeggino per Maia per evitare che si affaticasse troppo, specialmente col caldo. E’ un luogo perfetto per portare il vostro amico peloso anche in estate, visto l’ombra che ci accompagna per tutto il percorso.
Saliamo una strada sterrata ombreggiata sulla sinistra, che ci porta fino alla prima meraviglia da visitare: le altissime sequoie centenarie.
Ferdinando decise di collocare numerose piante rare ed esotiche per abbellire gli esterni e introdurre gradualmente i visitatori e gli ospiti alle meraviglie dello stile moresco del Castello di Sammezzano
Nell’area verde attorno al castello, in origine furono piantate circa 147 specie di piante. Tra le specie introdotte da Ferdinando, si possono ancora ammirare sequoie, palme, aceri, querce, ginepri e numerosi lecci. stupende. Le sequoie hanno trovato il loro habitat perfetto infatti sono enormi con le loro 150 anni di vita.
Il parco è mantenuto in modo accettabile e si può ancora immaginare la bellezza che avrà avuto durante i suoi anni più celebri.
Continuando sulla stessa strada sterrata, passiamo alla casa di caccia per poi arrivare al Castello di Sammezzano. Il castello è stupendo anche dall’esterno, con un bellissimo prato davanti e una maestosità che lascia solo immaginare la sua bellezza all’interno.
Da qui, vi consiglio di visitare anche la “sequoia gemella”. È alta quasi 54 metri e con una circonferenza di 837 centimetri, è la sequoia più alta d’Italia, facente parte degli alberi monumentali d’Italia e della ristretta cerchia dei “150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale”. Un segnavia vi ci porta direttamente, partendo dal pratone sottostante.
Per noi il caldo è diventato eccessivo, quindi torniamo verso la macchina, sempre sulla strada sterrata che scende a sinistra dell’ingresso del castello. In dieci minuti siamo di ritorno alla macchina.
Speriamo che si trovino accordi e fondi per la manutenzione e ristrutturazione del Castello di Sammezzano. Sarebbe un vero peccato non riuscire a far rivivere questo straordinario castello. Incrociamo le dita.
castello di Sammezzano Noi nel parco del Castello facciata Castello di Sammezzano Maia e carellino Bosco e carrellino
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