Il ritorno, da Cetara a Vietri Sul mare, è stato davvero una esperienza paurosa. Non per il percorso, ma perché ci siamo trovate in mezzo al bosco al buio. Per colpa mia ovviamente.
Partiamo dal inizio. Avevamo deciso di tornare a Vietri Sul Mare con l’autobus, dopo aver attraversato la mattina mezza montagna per arrivarci. (Leggete qui) . Invece decido di tornare indietro a piedi, avendo la borsa della Maia con me. Se si stanca posso caricarla sulle spalle come sempre.
Scegliamo la strada asfaltata, la parallela della SS163, che ci porta in direzione del cimitero di Cetara. La vista da qui su è favolosa e possiamo osservare una famiglia di delfini che gioca in lontananza. Uno spettacolo bellissimo. La strada è poco trafficata ed una bella alternativa, più semplice, al percorso dell’andata. Dopo 1km e mezzo circa lasciamo la strada asfaltata, per non dover percorrere la stradale che da lì a breve incroceremo, e giriamo sulla sinistra per salire una scalinata infinita.
Siamo di nuovo in piena campagna. In mezzo ai limoneti così tipici della costiera amalfitana. Il sole è già sparita e si sta facendo buio. Qui, anche in estate, nel tardo pomeriggio il sole se ne va per nascondersi dietro le montagne. Dobbiamo percorrere altri due chilometri e sono sicura di arrivare sulla strada in tempo. Invece mi sbaglio. La Maia cammina sempre più lenta e dopo poco la devo caricare in borsa. Il percorso non è più tracciato ed è più roccioso di quel che pensavo. Tutto nella norma se non fosse per il buio che arriva velocemente e la batteria del telefono inizia a fare le bizze. Si spegne, si riaccende, si spegne, si riaccende. Panico.
Vedo già scritto sui giornali: “Guida ambientale escursionistica si è persa nel bosco, salvata dai soccorsi dopo ora di ricerche 😉 “. Che figuraccia !
Per fortuna, grazie alle mie esperienze da Event manager, do sempre il meglio di me in situazioni difficili e pressanti. In un evento accadono sempre mille cose non previste e pertanto, sono abituata a situazioni in cui bisogna trovare soluzioni risolutive in un nano secondo. La mia specialità direi. 😉
Decido di non cercare più il percorso più veloce ed ignoto, ma il percorso più lungo che però a breve dovrebbe incontrare una parte del tracciato di stamattina. Un percorso che conosco e so che, anche nel buio pesto, potrei seguire in qualche maniera. Detto e fatto. Così facendo arriviamo di nuovo alla Sorgente di Cesare. La Maia in borsa, io che cammino più veloce possibile. Arrivate alla fonte mancano pochi passi per arrivare alle prime case di Albori. Mi giro e, dove ero solo una mezz’ora fa, c’è un nero pesto. Sospiro di sollievo e una nuova lezione imparata: Mai sottovalutare il buio in zone che non consoci bene.
Piano, piano scendiamo, su strada asfaltata questa volta, fino a Raito. Riprendiamo la scalinata i discesa per la Marina di Vietri sul mare ed arriviamo a casa. Esauste, ma felici. Avrei voluto andare a cena fuori ma mi faccio un tè e vado a letto immediatamente. Bello il letto dopo aver già immaginato di dover dormire su un tronco d’albero 😉
Il percorso fatto di ritorno è una valida alternativa per quello dell’andata della mattina, se preferite qualcosa più semplice per arrivare da Vietri Sul Mare a Cetara. Pertanto riassumendo: (circa 6 km e 500 metri di dislivello)
Potete partire da Marina di Vietri percorrendo lo stesso tratto che ho fatto io la mattina fino ad Albori, arrivate fino alla Fontana di Cesare per immergersi nel bosco. Sempre a dritto, senza salire verso il Monte Falerio, troverete un percorso segnato. Arriverete così in modo più semplice sulla strada asfaltata che vi porta poi a Cetara.
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