Oggi raggiungiamo Sarzana partendo da Aulla. Una tappa “spezzagambe” che va affrontata con il piede giusto. La tappa di ieri potete leggere qui
Partiamo la mattina prestissimo per non dover salire i 500 metri di dislivello sotto il sole. Vi consiglio di stuzzicare qualcosa di leggero a colazione per poi fare un secondo spuntino una volta arrivati sul punto più alto da raggiungere. Il Monte Grosso. La salita è costante ma inizia subito e pertanto, se divorate due brioche e un cappuccino doppio, magari vi sta sullo stomaco per un bel po’.
Saliamo sul ponte per attraversare il torrente Aulella, giriamo a sinistra ed iniziamo la nostra salita verso il mare. Sarà la prima volta che possiamo ammirare il mare in lontananza e sarà una bel premio a metà percorso. La tappa sarà di circa diciotto chilometri e vorremmo essere nel primo pomeriggio a Sarzana.
Il primo pezzo, fino a Bibola, è tutto nel bosco e si sta benissimo. La salita è fattibile e con passi di un ritmo costante arriviamo facilmente su. La Maia è contenta per le migliaia di tracce da annusare visto la mattina presto. Scodinzola in continuazione e mi guarda divertita.
Ci facciamo un breve giro a Bibola con la sua rocca bizantina, purtroppo decaduta.
Arriviamo a Vecchietto, l’ultimo luogo per fornirsi di acqua per la salita impegnativa. Degli abitanti anziani ci salutano con “andate sulle montagne ? Avete acqua e viveri'”. Mi si prende il magone. Sembra di salire il Monte Everest 😉
Metto la Maia nella borsa “Canguro” per evitare incontri con serpenti e salti troppo azzardati. Mi avevano segnalato invasioni di serpenti in quella zona, di cui sinceramente non ho trovato traccia, ma al momento mi sembrava più cauta crederci.
Saliamo, saliamo, e saliamo. La salita è impegnativa, ma fattibile se va affrontata lentamente e con un passo deciso. Non fate troppe pause, concentratevi sul vostro corpo e respiro e tenete un ritmo costante.
Dopo questa salita il resto sarà tutta discesa 🙂
Arrivati sul Monte Grosso dirigetevi a dritto. Dopo un po’, sulla sinistra, trovate una piccola strada che porta su uno spiazzo. Da qui potete ammirare la prima volta il mare. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di avere un biancone in testa che voleva nel cielo infinito.
Sempre a dritto inizia una discesa semplice su mulattiere e strade bianche, quasi sempre protetto di una bellissima vegetazione, che si fa però più difficile al castello di Brina. Infatti vi consiglio di non arrivarci, come è successo a noi, nel orario di sole a picco. E’ tutta roccia senza ombra ed è un po’ faticosa.
Arrivati in pianura costeggiate il canale Lunense fino ad arrivare a Sarzana. Qui non trovate più ombra e dovete camminare molti chilometri al sole.
Sarzana è bellissima con la sua piazza e la Basilica Santa Maria Assunta. Prima di prendere la strada verso casa fatevi un giro.
Per il momento terminiamo qui la nostra esperienza sulla Via Francigena. Torneremo sulle tappe toscane, da San Gimignano a Radicofani, a fine agosto. Siamo state scelte come ambassador della Via Francigena per l’evento della Road to Rome 2021 e non vediamo l’ora di raccontarvi l’evento con tutti i dettagli. Se qualcuno ha voglia di raggiungerci in quei giorni. Avvisatemi.
No Comments