Cari amici, dopo una giornata di riposo finalmente si riparte sulla Via degli Dei da San Piero a Sieve per arrivare a Bivigliano, che si trova sotto il Montesenario. Chi ha perso gli altri racconti può leggere come sempre dal inizio. (qui)
Per me la tappa più bella. Forse perché non pioveva, forse perché il verde della natura sembra esplodere, forse perché a me piacciono le vedute aperte. Uno spettacolo.
Partiamo allora da San Piero a Sieve, in cui non abbiamo avuto delle esperienze carine di pernottamento. Ci hanno voluto ospitare in un appartamento, senza avvisarci, con altri sei persone. Usando lo stesso bagno e la stessa minuscola cucina. A me, in periodi di Covid, sembra un assurdità, e abbiamo cambiato appartamento in cui abbiamo avuto altre disavventure. Se volete sapere i nomi, vi scrivo in privato. Come sapete qui sul blog solo cose belle 🙂
Partiamo allora su una tappa magnifica. Camminiamo per un pezzetto prima di salire sulla collina per arrivare al castello di Trebbio. E’ di proprietà privata, ma conviene affacciarsi un attimo al cancello. Molto, molto carino. Per un bel pezzo si cammina con delle vedute meravigliose. Abbiamo il Monte Acuto proprio di fronte. Il verde della natura ha mille sfaccettature ed è incredibile come cambia volto con ogni nuvola che passa, vento che soffia e raggio di sole che appare.
Da Tagliaferro, pensavamo che ci fosse un bar per la colazione ma nulla, saliamo una ripida salita per arrivare alla Badia di Buonsollazzo che sembra un sogno. Purtroppo è abbandonata. Un vero peccato. sarebbe un luogo meraviglioso per dormire e meditare.
Aggirando il Poggio Fondello si salirebbe ora sul Giogo per poi arrivare al Convento del Monte Senario.
Ha iniziato a piovere e il fango si fa sempre più arduo e decidiamo di prendere la strada asfaltata per un pezzo per poi, da brava guida ambientale, modificare il percorso fino a Bivigliano. Abbiamo deciso di lasciare gli zaini in appartamento per poi salire, senza lo zaino, sul Monte Senario.
Arriviamo allora a Bivigliano e qui la sorpresa.
La casa in cui alloggiamo è bellissima. Arredata con cura, riprendendo tocchi di vintage in ogni angolo della casa. Ci sono addirittura le ceramiche che venivano regalati in Germania per le nozze di argento. Bellissima. Le camere sono belle e pulite. I letti fantastici. Il salone pieno di luce. La colazione già preparata in cucina ricca e buona. In ogni angolo si respira “casa” e non è molto semplice da trovare in un appartamento in cui dormire per una sola notte.
Il segreto nel ospitalità, come non mi stancherò mai di ripetere, è l’amore e la cura che viene aggiunto alle cose. Arredare, pensare alle esigenze di un camminatore, curare i piccoli dettagli, mettere il tuo in ogni cosa che fai.
In questa casa si vede che chi ospita ama accogliere gli ospiti. E’ questa attitudine, ahimè che di ospitalità qualcosina ne capisce 😉 , ti lascia il ricordo positivo impresso nella mente e ti rimane la voglia di tornare. Vi consiglio di fermarvi in questa casa splendida, alla Casa Bartolacci dalla Beatrice. Non vi pentirete.
Lasciati gli zaini in casa e la Maia a dormire, saliamo fino al Convento di Monte Senario. Uno dei santuari più importanti della Toscana. La vista da qui è bellissima. Il santuario mi sembrava un pochino trascurato, ma magari era solo una mia impressione.
A cena si va alla locanda di Bivigliano. Molto buona. Posso consigliare. Causa Covid, mangiamo sotto la pioggia in terrazza. Un esperienza irripetibile anche questa.
Domani, secondo voi, che tempo farà? Leggete la prossima tappa.
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