Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.
Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti.
Cammina al mio fianco e saremo sempre amici.” (Alberto Camus)
Siamo tornate a casa felici e rilassate. E’ stato davvero una bellissima esperienza. Se non avete seguito dal inizio potete rileggere
Qui la prima tappa
Qui la seconda tappa
Qui la terza tappa
A questo punto si può dire che una cartella esattoriale a volte può portare anche del bene.
Ecco pronto il nostro racconto dell’ultimo tratto da Bolsena a Montefiascone.
Ci siamo svegliate alle ore cinque del mattino per aspettare l’alba e la luce sufficiente per poter partire. A Montefiascone esistono solo due autobus diretti per portarci alla macchina parcheggiata ad Abbadia San Salvatore. Uno alle ore 10.25 e uno verso le 16. Volevamo vedere il paese di Montefiascone prima di prendere il bus eppure l’Abbadia di San Salvatore prima di tornare verso Firenze. Siamo mattiniere e ci piace alzarci presto. Non ci pesa per niente questo orario. Mi sono resa conto, aspettando l’alba sulla porta del nostro alloggio, che gli uccelli iniziano a cantare davvero solo un paio di minuti prima del alba. E incredibile. Quanto silenzio prima e quanto bisbiglio di animali una volta solto il sole.
Ci mettiamo in cammino appena svanito il buio della notte. Uscite di casa ci accoglie una bellissima aria fresca. La Maia, anche stamattina, non sta nella sua pelle. Sente ancora forte gli odori degli animali passati sulla nostra via durante la notte. Un tasso ci attraversa la strada. Mi fa comodissimo che lei corra come una freccia, visto che abbiamo pochissimo tempo per percorrere questo tratto. Più veloce arriviamo, più tempo abbiamo per vedere Montefiascone. Infatti riusciamo a compiere la nostra performance migliore di sempre e percorriamo i 12 chilometri in 2 ore e 15 minuti rispetto alle ore 2 e mezzo previste da Google di 3 ore previste dalla Via Francigena.
Solitamente non condivido il concetto di “corsa” sulla Via Francigena. Più volte ho sentito i Pellegrini confrontarsi e competere sui tempi in cui hanno percorso le tappe officiali. Penso che la competizione e la velocità con il pellegrinaggio c’entri davvero poco. E’ bello prendersi il tempo almeno qui per ammirare, annusare e meditare. Infatti quando poi a questi Pellegrini chiedevo se avessero visto questo o quest’altro sul cammino solitamente non lo avevano notato. Erano toppo impegnati a concentrarsi sulla performance che sul paesaggio. Già la vita è una competizione e un correre continuo. Sulla Via Francigena ahimè bisognerebbe riscoprire la calma, il passo piano e se stessi. Il cammino con il nostro peloso aiuta infatti tantissimo per riuscirci. Basta entrare in empatia con il vostro amico e stare al passo suo. Riscoprirete un mondo di pace e tranquillità.
Il cammino da Bolsena a Montefiascone è davvero bello. Si attraversa il parco di Turona, boschi e campi incontaminati e sentirete un continuo rumore di ruscelli e acqua che vi scorre accanto. E l’unica tappa che si potrebbe fare anche al inizio dell’estate, essendo più ombrata e fresca.
Intravediamo il lago di Bolsena ancora in molti punti.
Lo sapevate che il lago di Bolsena è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa ? Il lago nasce quando l’apparato vulcanico Vulsinio, in seguito allo svuotamento della grossa camera magmatica, subisce uno sprofondamento creando una zona depressa a forma circolare che sarà a poco a poco ricoperto di acqua piovana creando il lago. Praticamente è una pozza d’acqua !!
Montefiascone
Montefiascone è molto carino e dista di circa 10 minuti a piedi della fermata del autobus. La chiesa di Santa Margherita è bellissima, il piccolo borgo ci riporta indietro nel tempo. Il punto panoramico con il monumento al pellegrino è stupendo. Possiamo percorre con gli occhi tutto il tratto percorso. IL lago, monte Amiata e tutta la valle sottostante. Abbiamo percorso circa 200 chilometri sulla Via Francigena da quando abbiamo scoperto questa passione. Ci sono altre cento chilometri precisi da qui a Roma. Spero di trovare presto del tempo per avvicinarci ancora di più e siamo curiose su come saranno le prossime tappe. Ormai si andrà a settembre. I giorni stanno diventando troppo caldi da adesso e non va bene per noi.
Per tornare a Abbadia San Salvatore prendiamo l’autobus delle ore 10.25. La fermata si trova a 100 metri dalla caserma dei Carabinieri. Sempre sullo stesso lato. Il bus farà lo stesso identico percorso al contrario di quanto fatto in questi giorni a piedi. Il cane piccolo in borsa paga il biglietto intero.
Il cane grande invece non ha accesso al autobus. Quindi chi ha un cane grande dovrebbe fare un’altra tappa fino a Viterbo e prendere il treno per tornare. Ovviamente in tal caso vi conviene non lasciare la macchina ad Abbadia San Salvatore, ma a Siena. Basta prendere al andata l’autobus da Siena ad Abbadia che già conosciamo (Qui il racconto ) e su qui possiamo far salire anche i nostri amici più grandi.
Tra qualche giorno facciamo un piccolo resoconto del nostro viaggio e se vi siete persi qualche tappa rileggete pure sul nostro blog la parte dei viaggi dedicato alla Francigena. Eravamo partire da San Gimignano per arrivare fino a qui.
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